Dizionario del Cristianesimo

A B C D E F G I L M N O P Q R S T V

Storia delle religioni

Pasto sacrificale che stabilisce o rinsalda ritualmente una relazione comunitaria tanto tra coloro che vi prendono parte, quanto tra i partecipanti e l’essere sovrumano destinatario del sacrificio. È una relazione che ripete, nella forma sacrificale, quella che, indipendentemente dal sacrificio, viene universalmente realizzata dall’istituto della commensalità, per il quale partecipare a un pasto equivale a proclamare un vincolo più o meno stretto, a seconda delle diverse culture tra i commensali. La forma sacrificale rende certamente più complessa questa ideologia di base, caricandola di valenze religiose la cui incidenza dipende da vari fattori dovuti alla varietà delle religioni: il tipo di sacrificio, l’essere sovrumano a cui è destinato, il gruppo umano che vi prende parte. Teoricamente, ogni sacrificio che si conclude con la consumazione della vittima è una comunione, ma in pratica la comunione si realizza soltanto dove e quando essa costituisce lo scopo primario del rito.

Religione cattolica

Comunione dei santi. È uno degli articoli del Simbolo apostolico. Il comma credo in Sanctorum communionem fu aggiunto al Simbolo primitivo nel V secolo. Il vocabolo sanctorum significa “i santi” nel senso specifico di santi del cielo, e di quelli della terra, cioè i cristiani. Comunione dei santi è perciò il legame di unione spirituale che esiste realmente tra tutti i membri vivi della Chiesa  e tra questi e i defunti. In forza di quest’unità del grande corpo mistico di cui Cristo  è il capo, avviene un’intercomunicazione dei meriti e dei doni spirituali. Il fondamento di questo dogma  si ha specialmente nella Lettera ai Romani (12, 4-5) di Paolo.