Dizionario del Cristianesimo

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Dal greco exeghèomai, spiego, interpreto. È la scienza che elabora e applica un metodo pratico capace di condurre alla comprensione del senso del testo biblico. Inizialmente non si distingueva tra esegesi ed ermeneutica biblica; ora invece con la prima si preferisce indicare la teoria dell’interpretazione del testo biblico e con la seconda la prassi della ricerca del senso, fino al momento finale della sua proposta o spiegazione. Per fissare lo statuto dello studio del testo biblico, è necessario aver presenti le caratteristiche e le difficoltà peculiari di questo. Un lavoro di secoli si è misurato con questi problemi, affinando metodi sperimentati e proponendone di nuovi, sulla base degli stimoli provenienti dagli studi filologici o dalle scienze umane, come la psicoanalisi, lo strutturalismo, l’analisi materialista della storia. Nonostante l’utilità di molte osservazioni e proposte offerte da questi metodi, nessuno di essi è in grado di offrire da solo un itinerario di ricerca completa, mentre i loro suggerimenti possono essere incorporati nel complesso programma del metodo storico-critico. Accenniamo ai suoi momenti fondamentali. Anzitutto occorre esaminare il testo, nella lingua originale, per essere sicuri di leggere ciò che l’autore ha scritto inizialmente. Si procede intanto alla versione, che è il primo e l’ultimo momento dell’interpretazione, per acquisire la familiarità necessaria col testo. L’esame delle strutture del testo preso in considerazione parte dalle strutture esterne, cioè dal contesto: prossimo o remoto, grammaticale o logico o storico. È importante anche la struttura di superficie, segnalata da elementi letterari formali, quali le inclusioni, i parallelismi, gli annunci dei temi, la presenza di “termini uncinetto”. Questa struttura spesso rivela una corrispondenza con la struttura profonda, che si raggiunge con l’analisi strutturale. L’analisi letteraria è molto complessa: s’interessa dei singoli termini, della loro storia e significato, in seguito dello stile e del genere letterario di un testo, per averne notizie sull’autore e sulle sue intenzioni; l’analisi delle fonti o della tradizione indaga sui caratteri letterari che permettono di stabilire quanto, di un testo, è stato trasmesso all’autore e quanto è sua composizione. L’analisi storica rincorre da una parte gli usi, le istituzioni, la storia e le tradizioni del momento e delle realtà a cui si riferisce un testo e dall’altra l’intenzione storiografica con cui l’autore presenta le sue narrazioni. La sintesi propone il messaggio globale del testo: dottrina e impegno di vita. Esige sempre un confronto con l’intero pensiero dell’autore e con l’analogo insegnamento presente altrove nella Bibbia . Momento complementare è quello della verifica dei documenti che possono avere influito sul pensiero biblico e anche del modo come l’esegesi ha accolto e interpretato un determinato testo. L’attualizzazione, che completa il processo ermeneutico, è avviata dall’esegesi, quando questa mostra le implicanze concrete di un testo e quando dà gli orientamenti giusti, perché si proceda con fedeltà al testo e non con attualizzazioni arbitrarie.